CMC Artigiano       cuore, mano, cervello

CMC Artigiano macchine per scrivere Milano 3397458418


Presentazione - la mia storia


"CMC ARTIGIANO" - storia della nascita di un artigiano

CMC Artigiano nasce dall'esperienza acquisita in oltre trent'anni di attività presso A.R.M.U., un'antica ditta di riparazioni e assistenza la cui sigla significa "Artigiana Riparazioni Macchine per Ufficio", fondata nel 1964 da papà Nevio. Situata in un piccolo laboratorio di Milano che già ospitava una analoga ditta dal 1955, Armu nasceva sulle ceneri della chiudente ditta tenuta da un concessionario Olivetti che decideva di spostare altrove la sua attività. Armu quindi operava fin dall'inizio nel settore dell'assistenza e della riparazione fondandosi sulla manualità piuttosto che sul commercio peraltro non affiliandosi mai a Olivetti in qualità di concessionario allo scopo di mantenere libertà ed indipendenza di pensiero. Nel 1984 i due figli più grandi di Nevio, lo scrivente e il fratello Max, entrano come apprendisti... facendo la dura gavetta partendo dalle pulizie di carrozzerie, manutenzioni presso i clienti, saldatura di caratteri e altre mansioni dure ma formative. In azienda io mi dovevo occupare prevalentemente di contabilità e amministrazione poichè all'epoca mi stavo diplomando in ragioneria, e Max si dedicava piuttosto sulla parte tecnica dati i suoi studi di elettronica. Naturalmente, dopo l'avvento dei personal computer prima (1986) e delle mutevoli esigenze delle piccole e medie aziende per cui offre i suoi servizi, Armu nel corso degli anni si è lentamente ed inesorabilmente trasformata in una azienda commerciale di servizi legati alle problematiche d'ufficio, con il massimo riferimento all'assistenza hardware e software nei computer e progressivamente abbandonando l'antico ramo delle macchine meccaniche. Le attività meccaniche diminuivano lentamente ed inesorabilmente e io dovevo continuare ad occuparmi di amministrazione, rapporti con clienti e fornitori, commercialisti, enti, operazioni di segreteria, di ottemperamento di pratiche burocratiche e preparazione di bilanci e registri, eccetera; e non potevo, anche per mancanza di formazione e passione, adattarmi alla materia informatica ma continuavo a sentirmi un artigiano all'antica... il che è forse, in questi tempi così frenetici, stranamente svalutato.

A partire dal 2003 il fondatore Nevio lascia la guida della società ai due figli che continuano il lavoro con diverse vedute e passioni. Infatti da tempo io personalmente vedo come la crisi economica stia portando molti danni alle piccole imprese, soprattutto a quelle artigiane, dal punto di vista commerciale; le piccole aziende che intendono competere sul ramo dei computer devono infatti continuamente investire tempo e risorse su hardware e software che, costosi, diventano obsoleti in pochissimo tempo e rendono abbastanza vano il ritorno economico. Le piccole aziende artigiane che abbandonano la strada dell'artigianato e così anche un patrimonio di decenni di esperienza nella meccanica per inseguire il mercato commerciale, perdono anche molta della loro antica professionalità che,  si dice in taluni posti frequentati dagli operatori della new economy, siano diventate inutili nell'era del computer. Una delle ultime gocce traboccate dal famoso vaso è stata quella di sentire, un giorno del 2013, l'idea di buttare via tutte la macchine per scrivere che ancora giacevano, insacchettate e catalogate da papà Nevio, sull'ultimo ripiano dello scaffale del laboratorio.
Verso la fine del 2013  mi  rendo conto che siccome non ho più il controllo della gestione della società nella quale ho però pesanti responsabilità non bilanciate da relative soddisfazioni; e anche a seguito di episodi piuttosto spiacevoli "accetto" d'accordo con il fratello e i genitori di "liquidare" la società di famiglia. Normalmente per "liquidazione" si intende la divisione di attrezzi e rimanenze oppure il pagamento del relativo valore affinchè le parti possano continuare l'attività separatamente. Sono ancora qui ad attendere, fiduciosamente, la mia parte come prescritto dal notaio e dai genitori. Certo, non attenderò dieci anni ma intanto sto pian pianino investendo in nuova attrezzatura, nuovi materiali, nuovi attrezzi e con l'aiuto anche di vecchi tecnici e operatori anche raccogliendo una notevolissima messe di informazioni e documentazione. Insomma, sfruttando le mie idee che avrebbero potuto (e dovuto) essere realizzate nell'ambito della società familiare e che invece sono assolutamente a mia esclusiva disposizione. E che, finalmente, producono risultati e vengono sviluppate e affinate giorno per giorno. La morale è che in questo campo non bisogna correre dietro a chi segna il passo sotto forma di continua innovazione (software, hardware, che sono continuamente resi obsoleti da una moltitudine di produttori commerciali) ma occorre, invece, pensare con la propria testa e perseverare.

Quindi, avviando questa mia piccolissima grande impresa intendo continuare l'attività artigianale di riparazione di macchine per ufficio come lo faceva papà Nevio ai suoi inizi, anni Sessanta, rivolgendomi in particolare (ma non esclusivamente) alle macchine per scrivere.
La storia, che probabilmente un giorno racconterò sul mio blog (vedi), è vieppiù istruttiva se penso che proprio dai primissimi mesi dell'inizio della mia attività ho notato Armu, senza di me, ritornare a riparare... vecchie macchine per scrivere! Forse, quindi, qualche ragione ce l'avevo!

Personalmente intendo sfruttare l'immenso bagaglio di esperienze mie personali e in parte ricavate dal papà e continuare l'antica attività "artigianale" nel vero senso della parola e per questo motivo inizio oggi a fornire servizi di assistenza, riparazione e restauro di macchine per scrivere e calcolatrici, soprattutto meccaniche.  Stante il fatto che anche in Italia si assiste a un ritorno in auge e al riutilizzo delle tecnologie "antiche" (relativamente in ritardo a quanto succede da anni all'estero) e sfruttando nuove tecnologie che  coadiuvano nella riparazione e  ricostruzione di taluni ricambi introvabili, ho scelto di avviare in proprio un'impresa dedita all'attività di artigianato nella riparazione, fondando "CMC Artigiano".


Cristiano da Tosca
Cortesia Tosca. Ritratto di me al lavoro in laboratorio.



Il fatto che quasi tutti i tecnici meccanografici siano, per evidenti questioni anagrafiche, in via di estinzione e sfruttando l'antica esperienza accumulata in trent'anni di attività e i preziosi insegnamenti del papà, Cristiano Marino è oggi uno dei pochi riparatori-restauratori creativi del settore.  Le idee per il futuro sono tante e si fondano soprattutto sulle mie personali passioni ed esperienze, anche al di fuori del ramo della meccanica di precisione. Infatti sono appassionato di modellismo dinamico e sono a contatto con tecnologie e materiali che posso impiegare nella riparazione delle macchine per scrivere, ottenendo in questi ultimi tempi risultati impensabili solamente quindici anni fa. E non deve essere dimenticato il fatto che vedo, sulla meccanica della macchina per scrivere di un secolo fa, particolari meccanici di efficacia e precisione che oggi sono presenti nel mondo del modellismo; esempi sono attuatori, camme rotanti, tiranti con attacchi regolabili a livello di decimi di millimetro, eccetera. In questo campo, quindi, sono io che faccio sperimentazione ed innovazione, e non subisco, invece, la corsa al continuo aggiornamento imposto dai fabbricanti di computer e di software, che fanno correre senza fiato gli operatori che vogliono (o devono) stare al passo con i tempi. In questo campo sono IO che corro e faccio il passo.

Sono anche appassionato di fotografia e audio amatoriale, rami in cui sono attivo fin da ragazzino e con i quali ho sperimentato sia in analogico che in digitale. Queste passioni, coltivate per decenni e attuate con continui piccoli investimenti in tecnologia e informazione, mi permettono oggi di documentare il lavoro di riparazione e restauro e di realizzare documentari e video e proporli al cliente che sia desideroso di conoscere come la sua macchina sia passata dallo stato di ferrovecchio a quello di gioiellino con cui far scrivere il nipotino.

Altra "disciplina" nella quale mi aggiro da appassionato (da sempre) é per esempio la scrittura creativa e quindi posso ora impiegare questa mia passione nel redigere le pagine del mio sito; avevo tentato di farlo in passato per diverse volte, intendendo farlo per il sito di Armu, ma sono stato boicottato e rimproverato e mi si diceva che stavo sbagliando tutto. Avevo la massima considerazione in quella persona che mi diceva che  su internet occorre essere brevi e concisi  e pensavo di avere torto... però da quanche tempo in qua nutro seri dubbi sulla ragione altrui e questo sito che giunge oggi ormai alla quarta versione mi procura, oltre che più contatti e richieste di quante ne posso attualmente soddisfare, anche complimenti e incoraggiamenti, talvolta anche concreti. Perchè non mi sono messo a correre da solo molti anni prima? Semplice, per senso di responsabilità verso la famiglia (altrui) e verso una serie di convenzioni morali che mi obbligavano a pensare prima agli altri che a me stesso. Ma, a un certo punto, vista la "gratitudine" ricevuta in cambio, soprattutto appena firmato il foglietto della liquidazione dal notaio (liquidazione mai avvenuta in concreto), è emerso il pensiero che forse le mie capacità e la mia intelligenza dovevano essere impiegate finalmente per me stesso e per portare avanti i miei personali progetti. E finalmente, da quando ho avviato la mia piccola impresa indipendente e dopo aver passato i primi tempi piuttosto difficili e complicati, comincio a notare segni di considerazione e ammirazione e anche la clientela (selezionata) mi onora di positivi riscontri.

Il bello è che il lavoro diventa stimolante ed entusiasmante anche in presenza di difficoltà incredibili, e avviare da zero la mia piccola attività, anche se basata su criteri di profonda esperienza e conoscenza della materia, è realmente una grande impresa in sè. I primi tempi sono quelli più difficili e occorre ringraziare chi è vicino  e supporta anche solo moralmente (Tiziana e Barbara sono le donne a cui devo moltissimo), ma a un certo punto ti  rendi conto che le provocazioni e i gesti di spregio possono essere trasformati in nuova energia e senti nascere una forza che ti fa compiere sforzi che credevi impossibili. Quindi un immenso "grazie" ad ARMU Sas, che con il suo comportamento e con la sua "liquidazione" mi sta realmente spronando a fare cose che vanno oltre le mie più rosee aspettative di solo tre anni fa. Avanti così e prosit.

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Contando solamente su se stesso e sul proprio cervello, il qui presente Cristiano sta lentamente costruendo dal nulla qualcosa che prima non esisteva; e lavorando solamente poche ore al giorno a causa di esigenze familiari piuttosto pesanti, vedete crescere (voi che leggete in questo momento) a un passo da formichina, passetto per volta, una microscopica impresa basata solamente su capacità tecniche, manualità e creatività. E' già bello, in questo momento (luglio 2016, momento in cui ripasso questa pagina), notare come alcune persone mi abbiano già fornito incoraggiamento e complimenti: è anche per condividere le piccole soddisfazioni che è nato questo sito. Naturalmente sono bene accetti consigli da parte di anziani tecnici (sta già succedendo) e... donazioni e finanziamenti da parte di facoltosi mecenati che intendono sostenermi in questa "impresa", intesa, cioè, come grande fatica e scommessa sul futuro! Un modo per aiutare CMC Artigiano nel suo lavoro è quello di cedere vecchie macchine da cui ricavarne parti di ricambio per future riparazioni.


Per sapere di più sul sottoscritto e su come ragiona, pensa e lavora, è certamente utile andare a cercare altri posti dove ho scritto e operato. Quindi il mio sito "ludico", nato nel 2004 con lo scopo di illustrare lavori di elettronica, meccanica e missilistica amatoriale: www.criscaso.com.
Oppure su Google, semplicemente digitando il mio nome, è possibile reperire scritti antichissimi e memorie di pubblicazioni cartacee di spazio e astronautica, campi dove ho sempre avuto passione per la ricerca storica e per la divulgazione.
Su Tumblr è attivo il mio nuovo blog, collegato a questo sito per raccogliere pensieri e osservazioni sul mio lavoro e sulle persone che mi capita di incontrare: cmcartigiano.tumblr.com.
Ancora, il mio profilo Facebook è aperto al pubblico e riporta soprattutto episodi di vita familiare e pensieri di costume italico. Così come sgorgano dalla "fonte" e imbottigliati all'origine senza conservanti di sorta.

Se siete arrivati fino a qui nella lettura, i miei complimenti per il vostro eroismo! Ma, forse, c'è anche un pochino della mia capacità di scrittura...



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Cronologia di Cristiano nel campo delle macchine per ufficio



1978 - Aprile. In occasione della Fiera Campionaria di Milano, la celebre fiera della tecnologia e dell'industria che ogni anno si teneva nel quartiere Fiera, sapendo che viene allestito anche il padiglione dedicato alle macchine per ufficio (detto SMAU), papà Nevio vuole che anch'io "partecipi" e mi unisca a lui nella visita domenicale. Così vengo vestito elegantemente con giacca e cravatta e passo effettivamente una lunghissima giornata visitando stand con macchine stranissime. Vedo macchine per tagliare lamiere, frese a controllo numerico, motori per aeroplani e per motonavi, presse idrauliche, attrezzature di precisione e noto papà stringere un sacco di mani e chiacchierare e ridere con parecchie persone. In uno stand moltog rande c'è ovviamente Olivetti e viene presentata la mitica ET 101, la prima macchina per scrivere elettronica al mondo (forse in contemporanea con una simile della giapponese Casio, probabilmente molto meno professionale di quella italiana). Sento parlare i commercianti e i tecnici del settore dell'impressione dilagante che quel tipo di macchine farà diminuire moltissimo il lavoro del tecnico meccanico. Ovviamente si rivelerà una facile previsione ma in quel momento mi pare davvero di assistere a un altro fatto storico. E non è il primo, dato che pochi anni prima ero già cosciente di quello enorme contraddistinto dalla conquista della Luna.

1975 suppergiù - Papà Nevio comincia a portare a casa parti di macchine elettromeccaniche ed elettroniche per farmele smontare e così per imparare, da un lato, l'arte della saldatura in elettronica. Dall'altro, per farmi cominciare a maneggiare componenti elettronici e assumere i primi rudimenti della disciplina. Già da anni, infatti, papà comprava riviste di divulgazione settoriale (Sperimentare, CQ, Elettronica Pratica, Nuova Elettronica e altre ancora) che gli servivano anche per aggiornarsi sull'elettronica. Infatti è dal 1970 che nel laboratorio di papà entrano le nuovissime e costosissime macchine calcolatrici elettroniche. Erano macchine che si rompevano molto frequentemente. Così anche io comincio a immergermi nel mondo dell'elettronica.

1974 - Papà Nevio regala alla classe dove frequento la quinta elementare una macchina per scrivere standard manuale. Mi pare di ricordare che fosse una Olivetti M40, ovviamente rimessa in ottime condizioni di funzionamento. La macchina doveva servire, forse su gentile richiesta della mia maestra, per redigere uno dei tanti giornalini scolastici... ma il fatto è che già da due anni in classe ero uno dei "giornalisti" più creativi e attivi e la macchina serve per... ovviare alla mia grafia piuttostoilleggibile.

1969 - Papà Nevio porta a casa, quando sono all'incirca cinquenne, tre macchine per scrivere "vecchie". Si tratta di una Remington 12, una Continental Standard e una Imperial. Tutte e tre le macchine sono degli anni Venti-Trenta e sono un dono per me e per i miei fratelli Max e Barbara. Così che abbiamo una macchina per scrivere a testa. Immaginiamo la felicità di mia mamma Luisa, che deve ogni tanto spolverarle, spostarle e ovviamente  trovar loro un posto nella piccola casa di Via Garian. In effetti è una mossa di papà per farci "respirare" il suo lavoro fin dalla tenera età. 

1964 - Nasco, il 25 novembre. La comune convenzione sociale che prescrive che Novembre sia un mese triste è quindi smentita da fatti oggettivi.





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