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Alla riscoperta della
macchina per scrivere
Il mio primo volume tecnico pratico!
per i giovani collezionisti, i nuovi utenti, per chi sta riscoprendo la scrittura a macchina.
Cenni storici, terminologia e glossario, istruzioni e spiegazioni di comandi e funzioni.
150 pagine A4, pdf.
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MANUTENZIONE - Consigli, informazioni basilari
Macchine per scrivere
La tua macchina per scrivere potrebbe avere bisogno di qualche cura
o di qualche intervento. A parte il nastro secco che lascia sulla carta
poco inchiostro e che basta sostituire con uno identico (e vedremo
anche qui cosa e come fare), può darsi che ci sia qualche leva pigra
che non ritorna a riposo sul cuscinetto, il nastro potrebbe incepparsi
e non riavvolgersi automaticamente come dovrebbe, il foglio di carta
potrebbe scivolare o salire irregolarmente. Tanti piccoli problemi
possono, in taluni casi, essere affrontati direttamente dall'utente
possessore della macchina, se conosce un minimo di meccanica e ha molta
pratica. Naturalmente piuttosto che mettere le mani dove non si
dovrebbe (molti non hanno mai dubbi, questo è un guaio italico) sarebbe
bene portare la macchina da un tecnico specializzato (ad esempio io...)
e ciò produrrebbe automaticamente un risparmio di tempo e di soldi;
però è bene sapere che alcuni lavori di manutenzione possono essere
eseguiti in proprio e possono, se non proprio riparare la macchina con
seri guasti, rimetterla in pista in molti casi. In caso i tentativi non
diano il risultato sperato, eccomi qui con il cacciavite pronto.
Quindi una serie di consigli e semplici regole per conservare in ordine
la nostra preziosa amica e minimizzare così la necessità di portarla
dallo "specialista".
1. Conservazione
La tua macchina per scrivere è innanzitutto un meccanismo di
precisione, e devi considerarlo quindi come delicato e bisognoso di
cure.
Quando non la si usa è bene chiuderla nella valigetta o, in sua
mancanza, in un sacchetto plastico che ripari dalla polvere. Non
bisogna impiegare copertine di lana... perchè producono più polvere di
quanta ne lascino accumulare in loro mancanza. La macchinina può anche
stare in un cassetto o in un armadietto senza copertina ma una volta
all'anno bisognerà spolverarla e lubrificarla. Mai lasciare la macchina
in cantina o in garage se non perfettamente insacchettata e sigillata.
Ossidazione e ruggine sono nemici lenti ma inesorabili. Durante il
riposo, se protratto nel tempo, è bene ogni tanto prendere in mano la
macchina e farla scrivere per svariati minuti e utilizzare tutte le
funzioni meccaniche. Ciò per impedire che la macchina si "addormenti" e
che i meccanismi si impigriscano. In caso di lunghi periodi di
inutilizzo è bene lasciare azionata la leva liberacarta, che impedirà
ai rullini premicarta di appiattirsi contro il rullo.
2. Lubrificazione, pulizia
Se
non sai precisamente come e dove lubrificare, è meglio lasciar perdere:
anche sporca e secca la tua macchina funzionerà benino. Ma se metti
dell'ottimo e costosissimo olio di oliva nel settore delle leve, in
seguito a un consiglio da parte di un lontano cugino, sappi che
potrai scrivere per dieci felici righe e poi la macchina cesserà di
funzionare e sembrerà diventare un monumento all'immobilismo
tecnologico. Sarai costretto a portare la macchina dal tecnico e...
anche
lui sarà nei guai per eliminare la materia sbagliata. Se hai in
casa dell'olio di vaselina, tutto quello che ti serve è già con te.
Puoi applicare un velo d'olio di vaselina nelle fessure del settore e
sulle guide del carrello. E BASTA. Attenzione a non ungere la gomma del
rullo: con il tempo l'olio danneggia la gomma e la fa deformare.
Puoi togliere l'olio sul rullo con un piccolo panno di cotone con
acqua e sapone, passandovelo per il senso della lunghezza. L'alcol non
andrebbe mai usato nè sulla gomma del rullo nè sulla carrozzeria,
perché provoca opacizzazione.
Se la macchina presenta accumuli di polvere e macchie di bianchetto
possiamo cominciare a fare un po' di pulizia con un pennellino e
utilizzando un pochino di alcol su un pezzettino di straccio di cotone,
lavorando su aree molto piccole e rinnovando continuamente la zona
dello straccio per non spandere la sporcizia appena rimossa. Attenzione
perchè anche l'alcol è nemico del rullo di gomma.
3. Sostituzione del nastro
Operazione delicata, un tempo frequentissima che veniva fatta con
orgoglio dal possessore della macchina o dalla segretaria, che assumeva
un'aria serissima e professionale ed era in grado di farlo senza
spezzarsi le unghie. Oggi invece è diventata un'operazione temuta anche
perchè ci si sporca le mani. Assicurati di avere un nastro uguale a
quello che vuoi sostituire. Ricordati che esistono diverse
tipologie di nastro per marca (il nastro Olivetti doppia bobina non può
essere montato su una Adler o su una Hermes!). Non c'è più
necessità di preoccuparci se scegliere tra nylon, cotone o seta...
perchè sta per scomparire qualunque scelta. Oggi, faticosamente, si
reperiscono solamente nastri in nylon perlopiù fabbricati in Cina.
Prima di estrarre il nastro dalla macchina osserva attentamente il
percorso tra le bobine, le forcelle laterali del meccanismo di
inversione e la forcella sollevanastro. Indi inserirai il nastro
dapprima nelle forcelle laterali e poi vicino alle bobine sui
perni.
Per ultimo infilerai il nastro nella
forcella centrale. Se tutto andrà bene il nastro camminerà
regolarmente, la scelta del colore sarà perfetta (cioè nero, rosso e
posizione a metà utile per il nastro tutto nero se lo abbiamo). Alcune
macchine possiedono, invece dell'alzata nastro centrale, la posizione
neutra", ovvero non sollevano la forcella. Questa funzione permette ai
caratteri di battere sul rullo ma serve solamente per incidere le
matrici dei
ciclostile, ovvero dei riproduttori di fogli ad inchiostro denso. Ne
riparleremo ma ricorda che se la macchina non scrive... per prima
cosa devi controllare se la levetta del bicolore non si trovi
appunto nella posizione neutra (bianco).
4. Sblocco della macchina
"inceppata"
Manteniamo la calma: la macchina non si muove e i caratteri scrivono
tutti nello stesso punto centrale. Basta trovare, in basso vicino al
carrello, solitamente sotto le manopole, la levetta che tiene bloccato
il carrello per il trasporto. Dopo il click riavremo la macchina
funzionante. Se la macchina si ferma in posizione assurda, dopo poche
battute, solitamente è perchè in quel punto è stato fissato il
marginatore destro. Rimettiamo a posto il marginatore destro intorno
alla posizione 65-70. La macchina comunque si blocca, apparentemente,
anche al margine, impedendoci di scrivere ma è possibile, premendo il
tasto in alto a sinistra, oltrepassare temporaneamente il margine
destro e scrivere le ultime battute della parola. Questo è fattibile
anche a sinistra, per temporaneamente oltrepassare il margine sinistro
e scrivere qualche battuta prima del margine.
5. Salto del carrello in
scrittura o carrello che schizza tutto a sinistra
Solitamente è indice di un guasto grave della meccanica dello scatto ma
potrebbe indicare, dapprima, un blocco temporaneo del dente dello
scappamento, magari a causa di sporcizia e quindi mancanza di
manutenzione. Prima di portare la macchina dal tecnico specializzato è
possibile, tenendo con la mano sinistra il carrello in posizione
centrale, dare qualche battuta con alcuni tasti oppure azionare
ripetutamente la barra spaziatrice. In certi casi la macchina
ricomincia a funzionare e in tal caso occorre insistere e scrivere
svariate righe per dar modo al sistema dello scatto di ristabilirsi. Ma
non crediate che i miracoli accadano: nella meccanica i santi non
c'entrano e se c'è un guasto come un dente consumato o spezzato, il
problema si ripresenterà prestissimo. Tanto vale non forzare e non
insistere perchè il tecnico suggerirà ciò che è meglio fare (cioè
smontare la macchina e esaminare il gruppo dello scatto.
6. Carrello fermo e senza
forza di ritorno a sinistra
Segno della rottura del tirante, solitamente un cordino in cotone o in
fettuccia. Spesso basta sostituirlo ma ciò non rientra nelle
possibilità dell'utente... perchè bisogna anche lavorare sul barilotto
della granmolla e poi ricaricare la granmolla con la giusta forza. Ma
c'è anche la possibilità che la stessa granmolla sia rimasta
danneggiata quando il tirante si è spezzato. In tal caso è
assolutamente necessario che a toccare la macchina sia il tecnico
specializzato. Per "specializzato", naturalmente, si intende un tecnico
come ME, vale a dire con tanta esperienza nella meccanica antica. I
tecnici giovani che si danno da fare con i computer non sono in grado
di realizzare riparazioni dei meccanismi che richiedono, oltre a
sostituzione di parti, anche regolazioni di forza e controllo delle
cause delle rotture. Ci sono "tecnici" che vedendo una rottura
semplicemente ripristinano il tirante e non si accorgono che la
granmolla, ovviamente danneggiata ma apparentemente funzionante, sta
per rompersi e non sanno perchè sia successo o si stia per ripetere...
Quindi riportate a casa la macchina che dopo tre giorni di felice
scrittura ripete lo stesso problema. Fidatevi di un tecnico
specializzato e con tanta esperienza nel settore!
7. Scrittura disallineata,
bucatura della carta
Ahia... qui si va sul difficile. Le macchine che hanno tanti anni e che
sono state poco mantenute nel tempo presentano e via via manifestano
sempre di più, questi inconvenienti. Tutto dipende dal fatto che la
gomma del rullo diventa sempre più dura e quindi le leve
portacaratteri, impattando al momento della scrittura, non vengono più
ammortizzate. A furia di battute, nel corso dei decenni, la scrittura
si disallinea poichè ogni leva si deforma. E' possibile, teoricamente,
riallineare la scrittura ma ciò è un processo difficile, lento e che
richiede precisione. E richiede anche un rullo di gomma NUOVO! Dato che
oggigiorno in Italia non si trovano più rulli di gomma e che bisogna
rivolgersi all'estero, è buona norma utilizzare tutte le cure che ho
illustrato precedentemente per preservare il più a lungo possibile la
scrittura. Il tecnico specializzato può riallineare, parzialmente, la
scrittura delle macchine vecchie e molto usurate, ma l'operazione è
costosa e senza un rullo della giusta "gommosità" non si ha una lunga
durata della riparazione.
Quindi, come penso sia chiaro da queste righe che ho steso con passione
e con attenzione per la chiarezza (ma se avete altri dubbi non esitate
a scrivermi!), è BENE conservare al meglio la macchina. Anche dopo una
riparazione costosa è assolutamente necessario porre in atto tutte le
cautele che vi fornisco in sede di riconsegna; la manutenzione serve,
più che per tenere pulita la macchina, a coservare al meglio la
meccanica e in fin dei conti ad aumentare il valore dell'oggetto
meccanico che possedete. Più passa il tempo e più la vostra macchina
diventa rara e quindi di valore. Pazienza occorre nell'attendere
decenni ma spesso i nipotini si trovano in mano un oggetto che il nonno
curava amorevolmente e che magari, costato seimila lire e pagato a rate
mensili in uno o due anni, oggi vale (se bello, scintillante e
meccanicamente perfetto) trecento Euro o anche più.
La macchina per scrivere funziona esattamente al contrario del
computer: con il passare del tempo vale sempre di più e per
funzionare... il cervello dobbiamo mettercelo NOI! Sono due aspetti che
quasi tutti hanno dimenticato in questa era dell'automazione e
dell'informatica. Ma se ci pensiamo bene, e lo spiegherò in un'altra
pagina, scrivere con la macchina per scrivere procura piacere e
sopratutto aumenta le connessioni neuronali poichè richiede più lavoro
mentale.
Chiamami
ed esponi il tuo problema, oppure portami l'apparecchio
guasto. Un preventivo gratuito e una stima per la sostituzione ti
faranno decidere la cosa migliore da fare. Ti consiglierò anche
accessori e modalità di utilizzo dei tuoi apparecchi per farli durare a
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miei clienti preferiti
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piccoli imprenditori, collezionisti, piccole aziende artigiane,
appassionati della meccanica, famiglie che possiedono una macchina per
scrivere o una calcolatrice con qualche problema.
Dispiace
buttar via una macchina che è stata parte della famiglia fin da quando
il papà o il nonno l'ha comprata, vero? La mamma l'ha usata per la tesi
di laurea, il nipotino l'ha toccata e adesso non funziona più, è
rimasta in cantina e si è ossidata, il cagnacc... ehm, il caro Fido
l'ha fatta cadere e adesso salta la lettera "A";
Non buttare via la tua vecchia macchina prima di sapere se si può
riparare ancora.
Ma può
valere ancora qualcosa?
Ma può
funzionare ancora?
Si
può riparare a un giusto prezzo?
La
risposta è: beh, proviamoci!
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miracoli, niente promesse elettorali, niente soluzioni con cerotto e
fil di ferro.
Tanta
professionalità, creatività, inventiva, ed esperienza al tuo servizio
per soccorrere la tua macchina che ha visto giorni migliori e che tu
vorresti rivedere nuovamente funzionante!
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disegno di Osvaldo
Cavandoli
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